27 aprile 2014

Sul colle di S.Genesio

Sabato12 Aprile

panorama dal sentiero dell'eremo

Anche se oggi il cielo è un po' coperto, 
Mario ed io decidiamo di uscire lo stesso a fare i nostri 4 passi
partendo da Cagliano, frazione di Colle Brianza siamo saliti
 al colle di S. Genesio (mt 930)
un posto ben conosciuto dai brianzoli, meta di rilassanti passeggiate alla portata di tutti


sono molti i sentieri che dai vari paesi limitrofi portano a questa località e c'è anche una strada sterrata percorribile in auto


questa colonna e questi massi indicano che siamo arrivati



il culmine è circondato da una piccola pineta dove a sinistra della strada c'è una baita degli alpini e a destra il piccolo viale che conduce all'eremo .


I primi documenti che parlano di questo colle risalgono al 960, Alchero signore di Airuno, in procinto di andare in guerra, lascia in donazione alcuni fondi di sua proprietà alla chiesa Plebana di Brivio. Nel 1591 Martino da Lucca, frate dell’ordine Agostiniano, si stabilì a Cagliano e, si prese cura della chiesa di San Genesio erigendo anche un piccolo convento. Gli Agostiniani rimasero in loco fino al 1770, quando Giuseppe II e l’Arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli, decretarono la soppressione del convento con il conseguente abbandono del Colle. Dal 1863 al 1938 il Colle venne ripopolato con un’altra congregazione religiosa, quella dei Frati Camaldolesi, i quali ricostruirono il convento e la chiesa dedicandoli però ad un altro santo: San Giuseppe. Oggi l'eremo,diventato proprietà privata,  è chiuso, alcuni operai stanno lavorando all'interno,solo dal sentiero che passa sotto la mura di recinzione si può intravedere parte della chiesa.

  


ed è proprio da questo punto che si apre la visuale quasi a 360° sulla Brianza, sotto di noi possiamo vedere la valle dell'Adda con la cornice  delle prealpi Lecchesi e nei giorni limpidi si riesce a vedere persino il duomo di Milano


aggiriamo tutta la mura per tornare al punto di arrivo
ovunque è tutto un fiorire


alberi maestosi dalle antiche cortecce



 ai margini del bosco sono fioriti i non-ti-scordar-di-me, ne colgo un mazzetto da portare a casa..... e intorno alla mura del convento ho trovato questa pianta amara che dalle nostre parti chiamiamo "tom"

 tornata a casa , per pranzo ho preparato il risotto
"cipolle prosciutto e tom"
un primo piatto gustoso e dal sapore antico




alla prossima
Gio

9 commenti:

  1. Una bella passeggiata è un buon risotto

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  2. Che belle foto Gio!
    Una bella passeggiata che ha prodotto anche un bel bottino. =)
    Daniela

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  3. Come si suol dire hai unito l'utile al dilettevole...bella passeggiata e buon pranzo!
    Immagini di una natura incontaminata.
    buon proseguimento di domenica

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  4. Ciao Giò! Anche con un cielo nuvoloso la natura sa sempre regalare spettacoli entusiasmanti e doni in abbondanza. Un abbraccio.

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  5. Quando racconti di queste passeggiate è come se fossi li con te.
    Ti ringrazio per il dettagliato resoconto e per le bellissimi immagini.
    Buona settimana ed un abbraccio

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  6. Adoro gli ellebori, e mi piace un sacco il tuo modo di fotografare e presentare il post ;)))))))))))
    Baci Lieta

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  7. che bel post!!!! ti auguro una serena settimana Lory

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  8. Che meraviglioso posto!
    Ti ho appena scoperta e sono diventata tua follower!

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